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lunedì 12 novembre 2007

Disco del giorno 12-11-07: Seven Doors Hotel - Seven Doors Hotel (2007; Underhill records)

C'era una volta una terra, meravigliosa, da dove -ahimè- uscivano solo bands di metallo estremo. Mentre nella vicina Svezia si è sempre prodotta dell'ottima Pop music, in Norvegia coloro che osavano fischiettare una melodia erano delle vere e proprie mosche bianche. Certo, di gruppi buoni, specie dagli anni novanta in avanti, ce ne sono stati, vedi Dipsomaniacs e Chocolate Overdose e più avanti American Suitcase e Popium, ma si trattava di eccezioni, appunto. Oggi, invece, grandi formazioni melodiche imperversano anche nella terra dei fiordi, e con risultati notevolissimi. Il fatto è che accanto a bands in qualche modo riconducibili all'universo psych-pop, particolarmente fertile da queste parti e rappresentato da fantastici artisti quali Deleted Waveform Garherings, Dog Age e Lovethugs, si sta facendo largo una scena ispirata in qualche modo alla "classica" americana. Il miglior interprete alt.country Norvegese che fin qui conoscevo era il grande Sergeant Petter, che vanta tre super-dischi usciti per l'Olandese Excelsior recordings, ma oggi il suo trono è seriamente insidiato da questo quintetto di Oslo chiamato Seven Doors Hotel.

In questo omonimo debutto, il gruppo guidato dal cantante/compositore Alexander Lindback propone dieci grandi canzoni basate su un solidissimo alt.country dalle mille sfaccettature che deve molto a Jayhawks (Mark Olson ha co-scritto un paio di brani e pianifica un tour Spagnolo con la band) e Cracker senza però mancare di personalità e che in tutte le sue varie incarnazioni tende a colpire dritto al cuore e allo stomaco. La cruda voce in perfetto stile southern di Lindback è una meraviglia posata sulle pacate tinte folk di Carrie Me, God & I e The Finest Wine, così come sulle atmosfere molto più "tese" di All Those Dances e della conclusiva Cya dove aleggia maestosa la lezione di Neil Young. L'atmosfera generale è malinconica e in qualche modo traspare anche nei tre pezzi "movimentati" del lotto, cioè Old Hotel, Heavy Metal e Still In Tune. Queste ultime, tra l'altro, sono esempi perfetti di come il powerpop e l'americana possano convivere meravigliosamente in una sola canzone, prendendo ritmo e melodie dell'uno, stile di canto e fantastico organetto country dell'altro. Let's not play heavy metal again, please!

www.sevendoorshotel.com

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