.header-inner:[widht:300px;]

sabato 9 febbraio 2008

Disco del Giorno 09-02-08: The Slingsby Hornets - Introducing...The Slingsby Hornets

Sarà perchè iniziano ad intravedersi i primi, sporadici effetti della Primavera; o forse sarà perchè i gravosi impegni di questo periodo lo richiedono...Sia quel che sia, ho voglia di divertirmi nel tempo libero e i dischi che ho deciso di recensire questa settimana riflettono un pò il mio stato d'animo attuale. Dopo il powerpop frizzantino delle Corner Laughers, ho qui per voi un altro disco che, pur avendo coordinate soniche completamente diverse, è ispirato dalla sempreverde logica del fun fun fun.

Gli Slingsby Hornets sono nati quasi per gioco. Jon Paul Allen, da Stoke-On-Trent, Inghilterra, li guida praticamente in solitario, anche se pare si fregi dell'ausilio di un fantomatico musicista chiamato Frank E. Slingsby, la cui identità è tenuta misteriosamente celata e nemmeno si sa se esista. Dopo aver suonato per anni con la mini-sensazione dell'elettronica Inglese Molloy e con l'AOR band Dante Fox, Allen aveva quasi deciso di smettere con la musica intesa in senso "professionale", ma non aveva rinunciato a dilettarsi con gli amici suonando (e registrando) le cover dei brani che venticinque anni prima gli fecero amare la musica. Il divertimento è stato tale che scrivere alcuni brani originali si è rivelato naturale. E naturale è stato pure mettere il tutto insieme e pubblicare Introducing...The Slingsby Hornets!

L'album è composto da dieci tracce, equamente divise tra originali e cover, che si assestano sulle classiche sonorità new wave/powerpop tanto in voga tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta. Le cover, dicevamo, cinque in tutto. Se forse si poteva evitare la scelta di My Sharona, re-interpretata in chiave più "caotica" con una lunga coda psichedelica in un esperimento non proprio riuscito, bisogna dire che gli altri quattro rifacimenti non sono niente male. Una particolare menzione merita Fire Brigade dei Move, grande scelta, grande esecuzione; ma ottime sono anche le versioni di Crazy Horses (The Osmonds), Love Will Keep Us Together (Captain & Tenille's) e Calling Occupants (Klaatu). Tuttavia, sono gli originali a "fare il disco". The Man From Yesterday è un potente powerpop che plana sui territori dei Teenage Fanclub curandosi di aggiungere sintetizzatori in abbondanza e melodie vocali che ricordano un pò i Jellyfish; I Love That Sound è un trascinante brano psichedelico alla maniera dei T-Rex; Stop The Rain è una graziosa parentesi di bucolico psych-folk; Lose My Mind ha grandiose armonie che rimandano ai Beatles passati attraverso ad una centrifuga glam, mentre Purple Roses (Fade Away), uno dei miei pezzi preferiti del disco, è classico psychedelic pop che ricorda un incrocio tra Cotton Mather e Mellow Drunk.

Introducing The Slingsby Hornets è un altro di quei dischi che forse non si sarebbero posizionati così in alto nelle varie classifiche annuali, ma che a livello di divertimento prodotto hanno poco da invidiare a chiunque. Dieci brani che, quando andate a fare un dj set, vi consiglio di avere con voi, chissà che non riescano a togliervi qualche castagna dal fuoco...

Nessun commento: