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lunedì 8 dicembre 2008

Disco del Giorno 08-12-08: The Smith Bros - Restless (2008; autoprodotto)

Attenzione, stiamo per parlare di un grande disco powerpop. I fanatici del genere nella sua accezione più pura stanno per incontrare uno dei loro dischi preferiti di quest'anno. O, perlomeno, lo spero. Gli Smith Bros arrivano da Cleveland, Ohio, e nemmeno mi avevano detto che mi avrebbero inviato il disco. Quando l'ho trovato nella mia buca delle lettere non sapevo onestamente che cosa aspettarmi, dal momento che mai avevo sentito una nota suonata dalla band e tantomeno ero a conoscenza della sua esistenza. Spulciando sui siti specializzati ho scoperto che Restless non rappresenta il debutto degli Smith Bros, che avevano esordito sette anni fa con un disco, chiamato "Lost", di cui Ray Gianchetti e Bruce Brodeen dicono meraviglie, ma che da allora non si era più avuta notizia di loro. L'entusiasmo con cui la comunità powerpop ha accolto questo nuovo ed inaspettato lavoro di studio mi ha convinto ad ascoltarli con grandissima attenzione e, devo ammetterlo, tale entusiasmo è più che giustificato.

Restless, come anticipavo, è un incredibile disco per puristi powerpop. Un album che si inserisce di diritto tra le migliori cose uscite quest'anno grazie ad una serie di canzoni sensazionali, solide, dalle armonie deliziose e dai ritornelli immediatamente adesivi. Le chitarre di Patrick Dollenmayer e Bryan Pack ringhiano al punto giusto, mentre la rotondissima e compatta sezione ritmica sostenuta dall'eccellente cantante/bassista Mike Clark e dal batterista Kris Phillips regala ai brani un'essenziale dose di soave potenza.

Si parte subito forte, e la strepitosa How Wrong You Are è un compendio powerpop di circa due minuti, dove il cantato - che mi ricorda molto lo stile del sommo Joe Pernice - è posato su un tappeto sonico reminescente di Teenage Fanclub e Gin Blossoms. Down To You, che onestamente mi sembra un pò snobbata dalla critica specializzata, convoglia influenze molto simili ma a parer mio è dotata di un ritornello ancora più indimenticabile (uno dei pezzi powerpop dell'anno?). In She's Under My Skin il paesaggio cambia nettamente, e le melodie oblique degne del miglior brit-pop anni 90 che ci accolgono mi fanno subito venire in mente gli Orchid Highway ed il loro fantastico album dello scorso anno (numero 4 nella mia classifica sui migliori dischi del 2007). Nel pantheon degli Smith Bros ci sono anche i Beach Boys, le armonizzazioni vocali nel chorus del lento Talk Of The Town ce lo confermano, e ci sono anche i Posies, che si manifestano qua e là durante Every Day Gets Better, di scorza più dura, mentre i Teenage Fanclub di Grand Prix sono un ottimo termine di paragone per Belong e per la clamorosa You Did It All. La title track è un grande esempio di jangle-rocker, mentre Little Things e la malinconica My Great Regrets sono dominate da un rilassato feeling west coast.

Per chiudere l'excursus su Restless, un lavoro assolutamente da non perdere e privo di punti deboli, è obbligatorio citare Too Long ed Indecision, dove i fratelli Smith tornano ad insegnare teoria e tecnica del powerpop e della chitarra crunchy durante una lezione che farà impazzire i fans di grandi "classici recenti" come Velvet Crush e Mayflies USA (qualcuno se li ricorda???). Quindi, dicevamo? ah, si. Restless è un altro sicuro top 20, non perdetevelo eccetera. Inizio seriamente a preoccuparmi per la gestione della classifica di fine anno. Ma averne di preoccupazioni simili...

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