.header-inner:[widht:300px;]

giovedì 3 dicembre 2009

Disco del Giorno 03-12-09: Bill Donati - Never Like This (2007; Manlia Music)

"Le canzoni dei Beatles sono magiche, trascendono il tempo in cui furono scritte. Vederli dal vivo ha rappresentato per me una sorta di epifania". Cosi parlò Bill Donati, il protagonista del nostro "disco del giorno", rispondendo ad una domanda dell'intervista fattagli da Fab Four Radio, una stazione radiofonica online che ogni fan dei Beatles dovrebbe conoscere. A quanto si apprende leggendo il comunicato inviatomi dall'emittente, "Fab 4 Radio trasmette principalmente le canzoni dei Beatles. Per il resto siamo abbastanza selettivi, e solo le migliori canzoni nuove sono ammesse". Donati, cuore e sangue italiano trapiantati dapprima a Memphis ed oggi a Las Vegas, ha visto giusto qualche mesa fa una propria traccia, intitolata Studio 2, essere scelta come canzone del giorno nella programmazione della radio dei suoi sogni. Sono soddisfazioni enormi. Del resto se le merita, Bill, perchè è uno di quei personaggi che dei Beatles e della musica pop ha fatto la propria ragione di esistere. E vediamo perchè.

Bill Donati nei primissimi anni settanta lavorava agli Ardent Studios di Memphis, una vera e propria istituzione della musica americana e non solo. Tra le mura degli studios hanno registrato veri e propri mostri sacri come Led Zeppelin e Cat Power. Come REM e ZZ Top. Ma non vorrei portare fuori strada chi fosse digiuno di informazioi a riguardo. Perchè se gli Ardent studios rappresentarono un eclettico centro di registrazione ambito un pò da tutti, la Ardent label nacque con lo specifico intento di tradurre in musica la prosa inebriante che giungeva sottoforma di invasione dalla lontana Inghilterra. Una sorta di chioccia che si impegnò a proteggere e divulgare (attraverso la potente e sodale Stax records) i pruriti popolari e neopsichedelici che continuavano a divampare nel sud degli Stati Uniti d'America. E sebbene molti valorosi artisti contribuirono a formare la gioiosa comunità Ardent, bisogna dire che il nome che marchiò a fuoco l'intera combriccola fu uno soltanto: quello dei Big Star. Mamma Ardent cullò i primi esperimenti di Alex Chilton e Chris Bell, prima di patrocinare il loro disco d'esordio sotto l'insegna dello Stellone. Ci videro lungo, e Number 1 Record fu uno dei piu' importanti lavori in assoluto, in quel periodo ed oltre.

"Lavoravo agli studios mentre i Big Star registravano il loro primo disco e ho avuto la fortuna di conoscere Chris Bell. Beh, quelle sono esperienze che ti segnano" mi ha scritto Bill Donati nell'e-mail spedita ad UTTT la scorsa estate. Come dargli torto. Detto da uno che della scena musiale di Memphis negli anni '70 è stato parte integrante fa un certo effetto. Un appassionato di "pop e melodia" che negli anni gloriosi della Ardent ha collaborato, nelle vesti di batterista, con artisti quali Lawson & Four More, Wallabies e Terry Manning. E che nel 2007, quasi quarant'anni dopo, ha dato il proprio benestare alla Marlia music per pubblicare in una raccolta intitolata Never Like This dieci pezzi composti e registrati dallo stesso Donati ai tempi della Ardent.

Come ci si potrebbe aspettare, i brani grondano passione sincera e cognizione estrema. Un omaggio alla teoria Beatlesiana ed al credo britannico fatto con gusto e rispetto, applicazione e tanto talento. Si potrebbe contestare a Bill la tempistica, visto che un disco del genere negli anni in cui fu composto avrebbe ottenuto maggior successo di quello che potrebbe conquistare oggi, ma tant'è. Noi che del pop, quando è buono, non facciamo mai una questione anagrafica, ci commuoviamo facilmente davanti alle istanze beatlemaniacali della title track e di Catherine, oppure al cospetto della deliziosa fillastrocca popolaresca e pianistica I'm Not Saying. Rispettiamo profondamente il semplice e dignitoso sentimentalismo di Come What May e l'omaggio di If You've Nothing To Lose al sunshine pop piu' erudito. Addirittura ringraziamo esultanti quando arriva l'ora di un piccolo gioiello devoto al Magical Mystery Tour come A Love Gone Mad.

"Posseggo ancora tutti i dischi dei Beatles. Il miglior gruppo della storia, a mio parere". Questa frase, scritta in un italiano un pò incerto ma comunque superiore al livello medio di molti nostri connazionali, chiudeva la lettera che Bill Donati mi ha inviato. E' persino troppo semplice essere d'accordo con lui e constatare che, ogni giorno che passa, è fantastico sentirsi parte della nostra piccola comunità pop. Ed è doveroso rendere omaggio a minuscoli artisti come Bill senza i quali, forse, un sito come questo non esiterebbe nemmeno. POP ON!

(NB: A quanto risulta, Bill Donati non ha un proprio sito internet, né tantomeno una pagina MySpace. Never Like This è comunque reperibile attraverso i migliori retailers powerpop come Not Lame, Kool Kat e Cd Baby).

Nessun commento: